Preparazione all’intervento di mastoplastica additiva
L’intervento di mastoplastica additiva è ampiamente standardizzato, ma come tutte le operazioni di chirurgia può presentare complicanze generiche e specifiche associate ad esso, la più comune delle quali è la contrattura capsulare.
Bisogna dire che con l’avvento degli ultimi dispositivi protesici, tale evenienza si verifica molto raramente.
[toc]
L’intervento chirurgico
Il metodo di inserimento delle protesi ed il tipo di approccio dipendono dall’anatomia della paziente.
L’incisione può essere posizionata nel solco sottomammario, intorno all’areola o nel cavo ascellare.
Tubicini di drenaggio possono essere utilizzati in alcuni casi e rimossi pochi giorni dopo l’intervento. L’intervento dura circa 1 ora e le incisioni vengono chiuse senza punti di sutura esterni al fine di migliorarne l’aspetto finale.
Un bendaggio particolare viene mantenuto per le prime 48 ore.
Preparazione all’intervento di mastoplastica additiva
Per i fumatori astenersi per almeno 4 settimane (due prima e due dopo l’operazione).
Se si è reduci da un’infezione o una malattia sarebbe prudente posporre l’intervento chirurgico.
Una paziente reduce da una gravidanza, dovrà attendere almeno 9 mesi dalla fine dell’allattamento.
L’Anestesia
L’intervento può essere effettuato sia in anestesia generale che in anestesia locale ed eventuale sedazione secondo i desideri della paziente.
Mastoplastica sottomuscolare
Se la paziente ha uno scarsissimo tessuto ghiandolare che non garantisce una buona copertura della protesi è preferibile scegliere il posizionamento sotto-muscolare.
Quest’ultimo è leggermente più doloroso di quello sotto-ghaindolare, ma soprattutto si rende evidente, quando viene messo in tensione il muscolo grande pettorale, un lieve spostamento dell’impianto protesico verso l’esterno del torace.
Per quanto riguarda il posizionamento sotto il muscolo grande pettorale, con tecnica detta DUAL PLANE, dall’inglese doppio piano, ossia metà sotto muscolare (metà superiore della protesi) e metà sotto ghiandolare (metà inferiore), è da preferirsi quando vi è poca ghiandola e quindi poco tessuto di copertura per l’impianto protesico.
Mastoplastica cavo ascellare
Mastoplastica con lipofilling
Con la tecnica del lipofilling il volume del seno viene aumentato utilizzando non più le protesi in silicone ma il proprio grasso e le proprie cellule staminali.
Video intervento
Post intervento di mastoplastica additiva
Dopo la prima medicazione la paziente indosserà un reggiseno conformato per 4 settimane.
Il dolore post-operatorio (mai eccessivo) viene ben controllato da anti dolorifici e generalmente tende a scomparire dopo 24-48 ore.
Nell’immediato post-operatorio il seno sembrerà ancora più grande di quanto non sia in realtà per l’importante edema (gonfiore) presente, che tenderà gradualmente a ridursi nel corso delle settimane. Occorrono almeno 6 settimane prima di vedere il nuovo seno in condizioni normali ed almeno tre mesi bisognerà aspettare prima di sentirlo sufficientemente morbido.
Allattamento dopo la mastoplastica additiva
È possibile allattare dopo l’intervento di mastoplastica additiva.
Nel caso in cui la paziente rimanesse incinta non esistono problemi per un eventuale allattamento in quanto nessuna tecnica prevede l’interruzione dei dotti e la ghiandola rimane funzionalmente intatta.
Ripresa dell’attività dopo l’operazione
È buona norma attendere almeno una settimana prima della ripresa graduale dell’attività e comunque interrompere per almeno quattro quella sportiva.
Il seno sarà indolenzito ed è quindi consigliabile evitare contatti diretti per qualche settimana.